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Telelavoro

Il telelavoro è un accordo in virtù del quale la prestazione del dipendente avviene al di fuori di un luogo di lavoro predefinito (che corrisponde solitamente ai locali del datore di lavoro) mediante le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Gli elementi caratteristici del telelavoro sono l’uso del computer e delle telecomunicazioni, che permettono di cambiare il luogo abituale di lavoro, la frequenza con cui il dipendente presta servizio al di fuori dei locali del datore di lavoro e il numero di luoghi in cui i dipendenti lavorano a distanza (mobilità).

In materia di mobilità, il lavoro mobile basato sulle TIC può essere definito come l’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, quali smartphone, tablet, computer portatili e/o personal computer per lavorare al di fuori dei locali del datore di lavoro e per la maggior parte in modo indipendente dall’ubicazione. Il lavoro mobile può essere considerato una variante del telelavoro. Il termine lavoro mobile basato sulle TIC viene impiegato per porre l’accento sul fatto che i lavoratori operano in vari luoghi e utilizzano le TIC per connettersi a sistemi informatici aziendali condivisi.

I diversi livelli di intensità o frequenza del telelavoro o del lavoro mobile basato sulle TIC e la varietà dei luoghi in cui le persone lavorano può avere conseguenze diverse in termini di condizioni di lavoro.

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In this episode of Eurofound Talks Mary McCaughey speaks with Eurofound Research Manager Tina Weber about new research on the right to disconnect, the evolution of the right to disconnect...
Podcast

Contesto dell’UE

Le TIC hanno rivoluzionato il lavoro e la vita nel 21º secolo. I progressi in tale campo hanno aperto la strada a nuove modalità di lavoro. Il telelavoro e il lavoro mobile basato sulle TIC sono confluiti in un pacchetto di modalità di lavoro flessibili volte a modernizzare l’organizzazione del lavoro. In molti paesi dell’UE, il rapido cambiamento delle modalità di lavoro e le conseguenti implicazioni su altri aspetti della nostra vita quotidiana, come l’organizzazione dello stesso, l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, la salute e il benessere sono oggetto di discussioni da parte dei responsabili politici.

L’accordo quadro europeo sul telelavoro, firmato dalle parti sociali a livello dell’UE nel 2002, ne definisce il concetto e istituisce un quadro generale a livello europeo per le condizioni di lavoro dei telelavoratori. Tale accordo mira a conciliare le esigenze di flessibilità e sicurezza condivise dai datori di lavoro e dai lavoratori. Successivamente, gli sviluppi tecnologici hanno contribuito a diffondere questa modalità di lavoro e a spianare la strada a un più elevato livello di mobilità dei lavoratori, che permette loro di lavorare a distanza.

Nel giugno 2020 le parti sociali dell’UE hanno firmato un accordo quadro sulla digitalizzazione, che delinea le disposizioni sulle «modalità di connessione e disconnessione», da attuare a livello nazionale conformemente alle procedure e alle prassi specifiche adottate da dirigenza e lavoratori negli Stati membri.

Nel gennaio 2021 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione in cui invitava la Commissione europea a proporre una legge che consentisse ai lavoratori digitali di disconnettersi al di fuori dell’orario di lavoro, oltre a stabilire requisiti minimi per il lavoro a distanza e chiarire condizioni di lavoro, orari e periodi di riposo.

Dall’inizio del 2020, a causa della pandemia di COVID-19, molti datori di lavoro e dipendenti sono passati al telelavoro quale forma di prestazione standard, un’evoluzione che potrebbe modificare le dinamiche del lavoro in un’ottica futura. Questo cambiamento crea opportunità per le imprese e aiuta i lavoratori a non perdere il proprio impiego, ma comporta anche problematiche in materia di salute e di equilibrio tra vita professionale e vita privata dovute al fatto che, con l’allungamento dell’orario di lavoro e la disponibilità costante del dipendente, viene meno una netta separazione fra tali due aspetti.

L’attività di Eurofound in materia di telelavoro si ricollega alla priorità della Commissione per il periodo 2019-2024 relativa a un’Europa pronta per l’era digitale.

Messaggi principali

  • Il telelavoro è decollato in tutti i paesi dell’UE e, all’inizio della pandemia di COVID-19, oltre un terzo dei lavoratori ha iniziato a lavorare a distanza, una modalità per la quale molti di essi possedeva un’esperienza limitata o nulla.
  • L’indagine sulle forze di lavoro (IFL) dell’Unione europea distingue tra i lavoratori che lavorano «abitualmente» da casa e quelli che lo fanno «occasionalmente». L’aumento del telelavoro nel 2020 è stato determinato da un aumento del numero di persone che lavorano abitualmente da casa. Prima della pandemia, il lavoro da casa occasionale era più comune nella maggior parte dei paesi e nel 2020 è rimasto a livelli simili a quelli del 2019. Nel 2020 il lavoro da casa regolare è diventato la modalità più tipica.
  • La maggior parte dei lavoratori dell’UE ha affermato di preferire il lavoro da casa più volte alla settimana nel lungo periodo. 
  • I telelavoratori a domicilio hanno il doppio delle probabilità di superare il limite di 48 ore di lavoro rispetto ai lavoratori in sede e una probabilità molto più alta di lavorare nel tempo libero.
  • L’aumento del ricorso al telelavoro ha evidenziato quanto sia divenuto incerto il confine tra vita professionale e vita privata. Sarà essenziale che i governi e le parti sociali adottino iniziative a favore del «diritto alla disconnessione» o misure correlate, per impedire che ampie fasce di lavoratori corrano il rischio di un esaurimento fisico e mentale.
  • A seguito del passaggio al telelavoro durante la pandemia, le modalità di lavoro ibride più tipiche prima della stessa diventeranno nuovamente la forma più diffusa di telelavoro.
  • Le parti sociali e i responsabili politici dovrebbero cercare di includere disposizioni per affrontare le problematiche relative a orari di lavoro, alla salute e alla sicurezza o ancora alla disponibilità e all’uso delle attrezzature nell’ambito di qualsiasi quadro o accordo giuridico.
     

Contesto dell’UE

Le TIC hanno rivoluzionato il lavoro e la vita nel 21º secolo. I progressi in tale campo hanno aperto la strada a nuove modalità di lavoro. Il telelavoro e il lavoro mobile basato sulle TIC sono confluiti in un pacchetto di modalità di lavoro flessibili volte a modernizzare l’organizzazione del lavoro. In molti paesi dell’UE, il rapido cambiamento delle modalità di lavoro e le conseguenti implicazioni su altri aspetti della nostra vita quotidiana, come l’organizzazione dello stesso, l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, la salute e il benessere sono oggetto di discussioni da parte dei responsabili politici.

L’accordo quadro europeo sul telelavoro, firmato dalle parti sociali a livello dell’UE nel 2002, ne definisce il concetto e istituisce un quadro generale a livello europeo per le condizioni di lavoro dei telelavoratori. Tale accordo mira a conciliare le esigenze di flessibilità e sicurezza condivise dai datori di lavoro e dai lavoratori. Successivamente, gli sviluppi tecnologici hanno contribuito a diffondere questa modalità di lavoro e a spianare la strada a un più elevato livello di mobilità dei lavoratori, che permette loro di lavorare a distanza.

Nel giugno 2020 le parti sociali dell’UE hanno firmato un accordo quadro sulla digitalizzazione, che delinea le disposizioni sulle «modalità di connessione e disconnessione», da attuare a livello nazionale conformemente alle procedure e alle prassi specifiche adottate da dirigenza e lavoratori negli Stati membri.

Nel gennaio 2021 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione in cui invitava la Commissione europea a proporre una legge che consentisse ai lavoratori digitali di disconnettersi al di fuori dell’orario di lavoro, oltre a stabilire requisiti minimi per il lavoro a distanza e chiarire condizioni di lavoro, orari e periodi di riposo.

Dall’inizio del 2020, a causa della pandemia di COVID-19, molti datori di lavoro e dipendenti sono passati al telelavoro quale forma di prestazione standard, un’evoluzione che potrebbe modificare le dinamiche del lavoro in un’ottica futura. Questo cambiamento crea opportunità per le imprese e aiuta i lavoratori a non perdere il proprio impiego, ma comporta anche problematiche in materia di salute e di equilibrio tra vita professionale e vita privata dovute al fatto che, con l’allungamento dell’orario di lavoro e la disponibilità costante del dipendente, viene meno una netta separazione fra tali due aspetti.

L’attività di Eurofound in materia di telelavoro si ricollega alla priorità della Commissione per il periodo 2019-2024 relativa a un’Europa pronta per l’era digitale.

Messaggi principali

  • Il telelavoro è decollato in tutti i paesi dell’UE e, all’inizio della pandemia di COVID-19, oltre un terzo dei lavoratori ha iniziato a lavorare a distanza, una modalità per la quale molti di essi possedeva un’esperienza limitata o nulla.
  • L’indagine sulle forze di lavoro (IFL) dell’Unione europea distingue tra i lavoratori che lavorano «abitualmente» da casa e quelli che lo fanno «occasionalmente». L’aumento del telelavoro nel 2020 è stato determinato da un aumento del numero di persone che lavorano abitualmente da casa. Prima della pandemia, il lavoro da casa occasionale era più comune nella maggior parte dei paesi e nel 2020 è rimasto a livelli simili a quelli del 2019. Nel 2020 il lavoro da casa regolare è diventato la modalità più tipica.
  • La maggior parte dei lavoratori dell’UE ha affermato di preferire il lavoro da casa più volte alla settimana nel lungo periodo. 
  • I telelavoratori a domicilio hanno il doppio delle probabilità di superare il limite di 48 ore di lavoro rispetto ai lavoratori in sede e una probabilità molto più alta di lavorare nel tempo libero.
  • L’aumento del ricorso al telelavoro ha evidenziato quanto sia divenuto incerto il confine tra vita professionale e vita privata. Sarà essenziale che i governi e le parti sociali adottino iniziative a favore del «diritto alla disconnessione» o misure correlate, per impedire che ampie fasce di lavoratori corrano il rischio di un esaurimento fisico e mentale.
  • A seguito del passaggio al telelavoro durante la pandemia, le modalità di lavoro ibride più tipiche prima della stessa diventeranno nuovamente la forma più diffusa di telelavoro.
  • Le parti sociali e i responsabili politici dovrebbero cercare di includere disposizioni per affrontare le problematiche relative a orari di lavoro, alla salute e alla sicurezza o ancora alla disponibilità e all’uso delle attrezzature nell’ambito di qualsiasi quadro o accordo giuridico.
     

Key outputs

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Il termine «lavoro ibrido» è stato reso popolare con l’aumento del telelavoro durante la pandemia di COVID-19, quando le aziende e i dipendenti hanno iniziato a discutere le modalità per...

25 Maggio 2023
Publication
Research report
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La relazione esamina scenari plausibili e immaginabili, analizzando come il telelavoro e il lavoro ibrido nell’UE potrebbero svilupparsi entro il 2035 e le loro implicazioni per il mondo del lavoro...

28 Aprile 2023
Publication
Research report

Current and ongoing research

Eurofound svolge ricerche sul telelavoro e sul lavoro mobile basato sulle TIC nell’ambito della sua attività sulle condizioni di lavoro e sul lavoro sostenibile, comprendente la ricerca sulle nuove forme di occupazione. Tra gli argomenti trattati figurano l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, l’orario e le condizioni di lavoro, il diritto alla disconnessione e l’impatto della COVID-19 sul modo di lavorare.

Effetti sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro

L’analisi di Eurofound sul telelavoro e sul lavoro mobile basato sulle TIC ha esaminato in che modo la flessibilità dell’orario di lavoro e l’autonomia dei lavoratori incidono sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro nell’era digitale, concentrandosi sulle conseguenze per l’ equilibrio tra attività professionale e vita privata , sulla salute, sui risultati e sulle prospettive di lavoro. Si basa sui dati della propria indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) e su altre ricerche.

La ricerca congiunta di Eurofound e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) ha esaminato l’impatto del telelavoro e del lavoro mobile basato sulle TIC in vari luoghi (casa, ufficio o altrove) sull’equilibrio tra attività professionale e vita privata, attingendo anche ai dati dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS). Il lavoro mobile basato sulle TIC è anche una delle numerose nuove forme di occupazione in aumento nell’UE e oggetto di studio da parte di Eurofound.

Telelavoro e COVID-19

L’indagine online Vita, lavoro e COVID-19 di Eurofound fornisce un’istantanea dell’impatto dei cambiamenti verificatisi durante la pandemia nella vita delle persone, con l’obiettivo di aiutare i responsabili politici a definire misure di risposta alla crisi. Condotta in varie fasi nel corso del 2020 e del 2021, l’indagine consente di confrontare le problematiche emerse durante le diverse fasi della vita durante la pandemia. Una serie di domande si concentra sulla situazione lavorativa delle persone, sul livello del relativo ricorso al telelavoro durante la COVID-19, sulle esperienze di lavoro a domicilio e sulle conseguenze per l’equilibrio tra attività professionale e vita privata.

Diritto alla disconnessione

Le problematiche vanno oltre l’equilibrio tra attività professionale e vita privata: la labilità dei confini tra questi due aspetti, la continuità della connessione e i lunghi orari di lavoro possono rappresentare un problema per il benessere mentale e fisico dei lavoratori. Con la crescita esponenziale del telelavoro dovuto alla pandemia di COVID-19, le misure relative al diritto alla disconnessione sono diventate più pertinenti che mai. Sulla base di ricerche su casi di studio, nel 2021 Eurofound ha esaminato l’attuazione e gli effetti del diritto alla disconnessione in relazione al luogo di lavoro.

Resta da vedere il vero impatto della pandemia, ma la COVID-19 potrebbe modificare permanentemente il ricorso al telelavoro e al lavoro mobile basato sulle TIC nell’UE e oltre.

 

 

Eurofound expert(s)

Oscar Vargas Llave

Oscar Vargas Llave is a research manager in the Working Life unit at Eurofound and manages projects on changes in the world of work and the impact on working conditions and related...

Research manager,
Working life research unit
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Female teleworker taking notes during video conference on her laptop

Workers want to telework but long working hours, isolation and inadequate equipment must be tackled

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