L’orario di lavoro designa qualsiasi periodo durante il quale un lavoratore presta servizio restando a disposizione del datore di lavoro e svolgendo le proprie attività o mansioni, conformemente alle leggi e/o prassi nazionali. Gli orari di lavoro variano per i lavoratori con diverse funzioni o in diverse fasi della vita: nel determinare queste differenze è particolarmente importante il genere.
L’orario di lavoro costituisce un elemento fondamentale della vita lavorativa e la sua regolamentazione è stata al centro di dibattiti politici, economici e sociali a livello nazionale e dell’UE. Per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, la direttiva UE concernente l’organizzazione dell’orario di lavoro impone a tutti gli Stati membri di garantire norme minime in materia di organizzazione dell’orario di lavoro per tutti i lavoratori in tutta l’UE, che comprendono durata massima settimanale (fissata a 48 ore), periodi minimi di riposo e pause, ferie annuali e aspetti del lavoro notturno e del lavoro a turni.
Il lavoro di Eurofound
Da molti anni, Eurofound raccoglie informazioni su vari aspetti dell’orario di lavoro e sulle relative implicazioni per le condizioni di lavoro e la qualità della vita di uomini e donne nell’UE. Gli studi di Eurofound sull’orario di lavoro mirano a migliorare la comprensione di come lo stesso è organizzato e di come questo influenzi l’occupazione, la produttività, il benessere e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. I dati sull’orario di lavoro contrattuale e il ruolo delle parti sociali sono stati pubblicati regolarmente e sono stati anche analizzati di recente da una prospettiva a lungo termine. La ricerca sull’orario di lavoro degli uomini rispetto a quello delle donne dimostra che i primi hanno molte più probabilità di lavorare più a lungo e che le seconde sono più propense a dedicare più tempo al lavoro domestico non retribuito.
Regolamentazione e organizzazione dell’orario di lavoro
La regolamentazione dell’orario di lavoro contribuisce a incrementare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e anche la partecipazione al mercato del lavoro. In un clima economico in rapida evoluzione, le aziende e i lavoratori hanno bisogno di flessibilità. Eurofound ha analizzato il nesso tra orario di lavoro ed equilibrio tra vita professionale e vita privata nell’arco della vita.
La ricerca ha esaminato i vari aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro nonché le implicazioni per la produttività e le condizioni di lavoro. Poiché l’organizzazione dell’orario di lavoro sta cambiando, Eurofound insieme all’Organizzazione internazionale del lavoro ha esaminato di recente gli effetti del telelavoro e del lavoro mobile grazie alle TIC sull’orario di lavoro di chi ha sottoscritto questo genere di contratti.
Adottando una prospettiva a lungo termine sull’orario di lavoro, uno studio recente ha esaminato l’evoluzione dell’orario di lavoro disciplinato da un contratto collettivo nell’UE all’inizio del XXI secolo. L’accento viene posto in particolare su cinque settori: chimico, metalmeccanico, bancario, commercio al dettaglio e pubblica amministrazione. La relazione descrive i regimi istituzionali della regolamentazione e valuta i cambiamenti nell’orario di lavoro convenuto per contratto e nei normali orari di lavoro tra il 1999 e il 2014.
L’orario di lavoro nell’analisi delle indagini
Le tre principali indagini di Eurofound forniscono dati su questioni relative all’orario di lavoro.
L’ indagine europea sulle condizioni di lavoro (European Working Conditions Survey, EWCS) analizza l’orario di lavoro da diverse prospettive. Nella sesta EWCS del 2015, la qualità dell’orario di lavoro era uno dei sette indicatori di qualità del lavoro in generale. È stata utilizzata per misurare l’incidenza di un orario di lavoro lungo, le fasce orarie per le pause, l’orario di lavoro atipico, l’organizzazione dell’orario di lavoro e la flessibilità, e come questi fattori abbiano un impatto sulla salute e il benessere dei lavoratori. I dati mostrano che il 43 % dei lavoratori ha orari di lavoro molto regolari.
Sfruttando i dati della sesta EWCS, Eurofound ha di recente esaminato le forme di organizzazione dell’orario di lavoro per un lavoro sostenibile . L’analisi prende in esame i nessi tra le forme di organizzazione dell’orario di lavoro, l’equilibrio tra vita professionale e vita privata e le preferenze in materia di orario di lavoro nonché la salute e il benessere dei lavoratori. Valuta anche quanto siano sostenibili le attuali condizioni di lavoro e gli schemi di orario di lavoro in futuro.
L’ indagine sulla qualità della vita in Europa (European Quality of Life Survey, EQLS) analizza l’organizzazione dell’orario di lavoro, sia retribuito sia non retribuito, e come incide sulla soddisfazione per l’equilibrio vita-lavoro.
L’organizzazione dell’orario di lavoro può avere un’incidenza significativa sull’efficienza, la produttività e la competitività delle aziende, per non parlare della salute, del benessere e della motivazione dei dipendenti. Con la sua indagine sulle imprese europee (European Company Survey, ECS), Eurofound ha condotto anche una ricerca esaustiva sull’orario di lavoro e l’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Ha esaminato la prevalenza di un’organizzazione dell’orario di lavoro flessibile e la contabilità dello stesso, lavoro a tempo parziale, ore di lavoro straordinario e di lavoro atipico; congedi parentali e altri congedi a lungo termine; pensionamento graduale e anticipato; nonché politiche specifiche a sostegno dell’equilibrio vita-lavoro nelle aziende.
23 settembre 2016 Gli Stati membri dell’UE stanno emanando leggi per regolamentare gli orari di apertura delle attività commerciali di domenica. Tuttavia, vi sono anche Stati membri in cui la nuova normativa limita gli orari di apertura. Secondo l’indagine europea sulle condizioni di lavoro, la proporzione di lavoratori che segnalano domeniche lavorative è aumentata tra il 2010 e il 2015, a sostegno dell’idea che gli acquisti di domenica stanno diventando sempre più prassi comune.
Cosa sta succedendo con le domeniche lavorative in Europa
Risorse
For many years now, Eurofound has collected information on various aspects of working time and their implications for working conditions and quality of life of men and women in the EU. Eurofound’s studies on working time aim to improve understanding of how long workers work and how their time is organised and the implications of working time patterns for employment, productivity, well-being and the balance between work and private life. Data on collectively agreed working time and the role of the social partners have been published regularly, and have also been analysed from a long-term perspective. Research on men’s working time versus women’s shows that men are much more likely to work longer hours and women are more likely to spend more time doing unpaid domestic work. While most individuals, regardless of their sex, seem to be satisfied with their current working time, the majority of those expressing a preference to change their working time say they would like to reduce their hours.
Regulating working time has a role to play in increasing work–life balance and also labour market participation. In a fast-changing economic climate, companies and workers need flexibility. Eurofound has explored the relationship between working time and work–life balance in a life course perspective.
Research has looked at the various aspects of the organisation of working time and the implications for productivity and working conditions. As the organisation of working time is changing, Eurofound together with the International Labour Organization examined the effects of telework and ICT-mobile work on the working time of those engaged in such work arrangements.
Taking a long-term perspective on working time, Eurofound has examined the evolution of aspects of collectively agreed working time in the EU at the beginning of the 21st century. The research focused in particular on five sectors: chemicals, metalworking, banking, retail and public administration. It described the institutional regimes of working time regulation and assesses changes in agreed working hours and usual working hours between 1999 and 2014.
Eurofound has also looked at the national approaches on how and when breaks from work should be taken. The research compares different approaches among Member States, gives examples of judicial rulings, highlights some types of work that attract special consideration and looks into causal relationships between breaks, health and performance at work.
Research on new ways of working fostered by digitalisation like teleworking and platform work have highlighted the increasing trend towards flexible working with far-reaching implications for the duration and organisation of working time. These aspects are also part of the regulatory debate at EU and national level, for instance wtih the adoption of legislation on the right to disconnect.
Eurofound’s three major surveys provide data on issues related to working time.
The European Working Conditions Survey (EWCS) covers working time from various angles. In the 2021 European Working Conditions Telephone Survey (EWCTS), working time arrangements was one of six dimensions of job quality analysed. This dimension includes unsocial work schedules (as a job demand) and working time flexibility (as a job resource). The EWCTS captured four types of working time that are generally regarded as unsocial: regularly working in one’s free time, regularly working at night, working long hours and regularly being required to work at short notice. Flexibility in working hours is positively related to worker’s well-being and supports a healthy balance between their personal and working lives. The EWCTS highlighted the ease with which an individual can take an hour or two off during working hours to attend to a personal matter as an indicator of such flexibility.
Using EWCS 2015 data, Eurofound has examined working time patterns for sustainable work. The analysis looks at the links between working time patterns, work–life balance and working time preferences, as well as workers’ health and well-being. It also assesses how sustainable the current working conditions and working time patterns are into the future.
The European Quality of Life Survey (EQLS) looks at working time arrangements, both paid and unpaid, and their impact on satisfaction with work–life balance.
Working time arrangements can have a significant bearing on the efficiency, productivity and competitiveness of companies, not to mention the health, well-being and motivation of their employees. Through its European Company Survey (ECS), Eurofound has also carried out comprehensive research on working time and work–life balance. It has looked at the prevalence of flexible working time arrangements and working time accounts, part-time work, overtime and non-standard working hours; parental and other long-term leave; phased and early retirement; as well as specific policies to support work–life balance in companies.
